Alessandro Frau; foto di Alessandro Sanna (www.centotrentuno.com)

Alessandro Frau, dal tacco per Totti alla storia della Torres

12 settembre 1998, prima giornata di campionato, all’Olimpico la neopromossa Salernitana affronta la Roma di Zeman. I campani di Delio Rossi si presentano senza timori reverenziali e al 41’ passano in vantaggio con una rete di Rigobert Song; la Roma riesci a pareggiare in apertura di ripresa con Paulo Sérgio ma sembra impattare sul muro granata. Il neoacquisto Gustavo Bartelt è incapace di fare breccia nella difesa avversaria e pure gli altri compagni di reparto sembrano aver le polveri bagnate. Così al 55° Zeman getta nella mischia un ventunenne appena arrivato dalla Torres. È un attaccante di movimento, più un trequartista che una vera punta, ha una folta chioma è si chiama Alessandro Frau. Si dice che il tecnico boemo, dopo averlo visto in azione con la Torres, lo abbia espressamente richiesto al presidente Franco Sensi.

Alessandro Frau con la maglia della Roma (1998-1999)
Foto da https://www.forzaroma.info/

Il cambio non è quindi la classica mossa della disperazione ma una scelta ponderata. E infatti, sei minuti dopo il suo ingresso, Frau, posizionato al limite dell’area granata, si esibisce in un raffinato colpo di tacco che disorienta il diretto marcatore e libera Francesco Totti. Il dieci romanista, appostato qualche metro più dietro, si trova improvvisamente il pallone tra i piedi in posizione di battuta. Scocca un tiro secco e violento che batte il salernitano Balli e dà il vantaggio alla Roma. Il ragazzino con la maglia numero 18 aveva inciso sulla partita, contribuendo in maniera decisiva a raddrizzare un match che sembrava compromesso, la Roma poi segnerà ancora e chiuderà la partita sul 3-1. Quel giorno tra la gente che defluisce dall’Olimpico c’è l’impressione che un nuovo campione sia pronto a porta in alto la pesante maglia giallorossa. Mai previsione risultò più disattesa. Pur tenuto in considerazione da Zeman, Frau non trova molto spazio nel corso della stagione e Chiude il campionato raggranellando altre 6 presenze senza alcun gol. Saranno le prime e ultime con la maglia giallorossa.

Roma-Salernitana, il debutto in A di Frau

In estate, complice la partenza del tecnico boemo, Frau viene mandato in prestito al Palermo in Serie C dove gioca con continuità trovando anche la via della rete. Con il termine dell’esperienza siciliana finisce anche il rapporto che lega il giocatore alla Roma e inizia un valzer che porta Frau in giro per l’Italia.

Dal 2000 al 2005 cambia una squadra all’anno da Pisa a Pistoia, passando da Viterbo e l’amata Torres. Frau è sempre quel folletto che aveva fatto innamorare Zeman ma sembra non interessare più a nessuno: forse la sua fantasia si sposa poco con la tattica, forse non è fisico come il calcio richiede sempre più, o forse non ha le giuste conoscenze. A questo punto, sembra che l’unico modo per vedersi riconosciuto il talento sia quello di tornare nella sua Sardegna, la sua terra. Nel 2005 firma per la Torres: con i rossoblù di Sassari è protagonista di tre campionati, uno di C1, in cui sfiora la promozione, e due di C2, in seguito al fallimento della società. Mette insieme novanta presenze e realizza trenta gol, numeri importanti che gli permettono di entrare nella storia del club.

L’estate del 2008 è però una nuova estate rovente per i tifosi della Torres: il club è di nuovo alle prese con problemi finanziari e per la seconda volta in pochi anni è escluso dal campionato. Riparte dalla Promozione con la denominazione Associazione Sportiva Dilettantistica Torres Calcio: il salto all’indietro però è troppo lungo per Frau che a trentuno anni non se la sente di abbandonare il professionismo. Così si accasa all’Alghero sempre in Seconda Divisione, sempre in Sardegna. Una stagione giocata a buon livello ma che sarà la sua ultima da professionista.

Nell’estate del 2009 Frau decide di scendere in Serie D per aiutare la squadra della sua città il Porto Torres, vi rimane per quattro anni meravigliosi diventando il beniamino dei tifosi. A 36 anni però non è ancora tempo di appendere gli scarpini al chiodo, ma per fare un altro giro dell’isola. Castelsardo, Tempio e Stintino sono soltanto le tappe che lo riconducono a un clamoroso ritorno alla Torres, la nobile decaduta del calcio sardo ancora alle prese con un momento delicato della sua tribolata storia. La società sta affrontando nuovi problemi finanziari e la squadra ne risente anche in campionato: la compagine rossoblù, impegnata nel girone G della Serie D, è inchiodata nei bassifondi della classifica con lo spettro della retrocessione. Così nel dicembre 2016 Frau decide di rimettersi in gioco e, nel momento di bisogno della squadra che l’aveva lanciato, rispondere presente. Ancora una volta, per la terza volta. Ha trenatonove anni, non ha più il fiato che aveva quel pomeriggio di settembre quando con la Roma stregò l’Olimpico ma può dire ancora la sua, può essere decisivo. E lo è il 22 gennaio 2017. È suo il gol che dà alla Torres il vantaggio per 2-1 sul campo del San Teodoro e una vittoria che rilancia i sassaresi nella lotta salvezza. Purtroppo però quella 2016-2017 è una stagione maledetta e nonostante Frau, la Torres non riesce a salvarsi, precipiterà in Eccellenza. Una grossa delusione che è l’anticamera di un dramma sportivo ancora più grande che corrisponde con l’ennesimo fallimento della società. Stavolta è l’ultimo ballo anche per Frau che saluta la Torres dopo una storia lunga 11 anni e consumato a più riprese.

Il fantasista però lascia il club forte del quarto posto nella classifica perpetua di presenze, con 273 partite, prima di lui solo Salvatore Pinna, Paolo Morosi e Marzio Lepri; della piazza d’onore per reti segnate. 55 contro le 122 dell’irraggiungibile Lepri. Frau a Sassari, nonostante tutto, è diventato leggenda tanto che se cercate nel web troverete decine di video che mostrano le magie del “Genio Turritano”.

Tra i tanti video ce n’è anche uno che propone un confronto tra Frau e Messi, vinto, ovviamente, dal giocatore della Torres.

Ma la cocente delusione non estingue l’amore per il calcio di Frau che, nonostante i 40 anni, superati decide di proseguire la sua carriera accettando la Seconda Categoria del Treselighes dove tutt’oggi milita provando a inventare calcio come ha fatto per tutta la carriera.

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